Sull’annullamento della delibera che aveva prorogato le concessioni demaniali interviene Forza Italia con il coordinatore cittadino di Soverato Gabriele Francavilla.
“C’è un senso di attesa sospesa in questi giorni-spiegano- a Soverato. Un’attesa fatta di ombre più che di certezze, proprio mentre l’estate, stagione simbolo di lavoro e vita per la nostra città, si avvicina. La recente sentenza del TAR Calabria, che ha annullato le delibere di proroga delle concessioni demaniali, ha riacceso una ferita aperta: quella di un sistema che non ha ancora trovato il suo equilibrio tra regole e bisogni reali.
Molti operatori si trovano oggi senza un titolo per lavorare. Lavori già avviati, attrezzature montate, investimenti fatti, ma il quadro giuridico è cambiato. Si parla di amarezza, di disorientamento, di una stagione che “non parte” o che comunque, se dovesse partire, arriverà con ritardo, e forse senza piena regolarità.
Ma occorre essere chiari: non è il TAR ad aver bloccato la stagione. Il Tribunale ha fatto ciò che deve fare un organo di giustizia amministrativa: applicare le norme. E quelle norme, in questo caso, non lasciano spazio a interpretazioni generose. La direttiva europea 2006/123/CE, la cosiddetta Bolkestein, è direttamente applicabile, e il TAR lo dice in modo netto: “È inutile continuare a prorogare, perché le proroghe non reggono. Le bocciamo.”
Questo è il punto centrale. È inutile cercare scorciatoie normative. La direttiva impone l’obbligo di procedura ad evidenza pubblica. Qualsiasi proroga automatica, anche se prevista da una legge nazionale, viene considerata in contrasto con l’ordinamento europeo. E così è stato anche stavolta. Il tentativo di andare oltre queste regole ha portato all’annullamento degli atti comunali.
Non siamo nuovi a questa situazione: era già successo nel 2024, con un esito simile. Ecco perché oggi non possiamo limitarci a constatare i danni. Dobbiamo anche chiederci come siamo arrivati ancora una volta qui. Cosa non è stato fatto, o non è stato fatto in tempo.
Sappiamo che, a questo punto, non è scontato che la stagione possa partire regolarmente. I tempi per eventuali bandi sono stretti, e ogni alternativa richiede prudenza, precisione, e – soprattutto – legittimità.
Chi oggi parla di “ricadute economiche gravi” o di “attività senza titolo, esposte a sanzioni”, fotografa una realtà che fa male. E proprio per questo, più che alimentare tensioni o delusioni, è il momento di aprire una riflessione vera.
Il TAR ha indicato chiaramente la strada. È un messaggio che va ascoltato, non eluso. Perché non si tratta di punizioni, ma di regole. E le regole, quando sono chiare, non vanno aggirate: vanno applicate con responsabilità.
Soverato ha la forza per rialzarsi anche da questa impasse. Ma servono scelte nuove, consapevoli, e soprattutto durature. Perché ogni estate persa pesa sul presente, ma soprattutto toglie fiducia nel futuro. E questo, davvero, non possiamo più permettercelo”.