CONTENUTI VIP

Soverato il Consiglio approva la rottamazione delle bollette

Si torna a parlare di piano spiaggia in...

Soverato a rischio il servizio di patologia clinica

Dipendenti in agitazione nell’ospedale di Soverato da cui...

Montepaone Droni termici per risolvere il giallo dei fumi maleodoranti

Cresce la preoccupazione a Montepaone per la presenza di...

Editoriale: quel fiume che ci scorre dentro

Per Soverato e Catanzaro, la notte tra il 9 e il 10 settembre del 2000 non è mai davvero finita. È rimasta lì, sospesa tra il boato del torrente Beltrame e il silenzio assordante del giorno dopo, quello in cui si cominciò a contare i morti e le promesse mancate. Venticinque anni dopo, il tempo ha curato molte cose, ma non quella ferita; perché ci sono dolori che non si chiudono: insegnano e inchiodano.

A un quarto di secolo da quell’alluvione che cancellò in pochi minuti il campeggio “Le Giare”, dove si trovavano i volontari e i partecipanti al campo scuola dell’Unitalsi di Catanzaro, Soverato si è fermata di nuovo. Non solo per ricordare le 13 vittime, travolte da un’onda di fango e di responsabilità, ma per ribadire che il ricordo non può essere solo una liturgia, deve diventare direzione.

Sulle rive del Beltrame, dove la memoria è più densa dell’acqua che scorre, si sono ritrovati cittadini, autorità civili, religiose e militari. Una celebrazione solenne, presieduta dall’arcivescovo metropolita Claudio Maniago, ha raccolto sotto lo stesso cielo chi non ha mai dimenticato e chi ha imparato a farlo. Volti segnati, occhi lucidi. E domande che, nonostante le condanne arrivate in Cassazione per omicidio colposo, restano sospese come nuvole mai scaricate del tutto.

I sindaci Daniele Vacca (Soverato) e Nicola Fiorita (Catanzaro) non hanno avuto timore di riaprire la ferita. Hanno scelto di farla bruciare, per non renderla sterile.

«Da quella tragedia è nato un dovere: costruire una cultura della prevenzione, imparare a non voltarsi mai dall’altra parte», hanno detto dal palco, davanti a una comunità che, ancora oggi, si aggrappa a quei nomi scolpiti nella pietra come fossero radici.

Perché Le Giare non era solo un campeggio. Era un luogo di cura, di solidarietà, di umanità vera. E fu proprio l’umanità a mostrarsi nella sua forma più alta quella notte: nei volontari che non fuggirono, che provarono a salvare i più fragili, anche a costo della vita. Mentre lo Stato, ancora una volta, restava indietro: freddo, distante, impreparato.

Nel volto delle istituzioni presenti oggi, sedute in prima fila, si è riflesso anche quel passato: fatto di dolore, ma anche di resistenza. Di chi ha scelto di restare e di ricordare, non con nostalgia ma con responsabilità.

Perché la prossima piena arriverà. E allora dovrà trovare un territorio meno fragile. E una coscienza più giusta.

Latest

Report di Confartigianato sull’economia calabrese: segnali positivi ma fragili per export, lavoro e imprese

Focus sulla Calabria nel 35° report dell’Osservatorio MPI di...

“Margini”: l’arte per raccontare i luoghi e combattere la povertà educativa

Raccontare la vita ai margini, dove la bellezza spesso...

Politica, Enzo Bruno: “La mia prima uscita da consigliere regionale non poteva che essere qui”

“Tutte le associazioni camminano sulle gambe degli uomini, nel...

Don't miss

Report di Confartigianato sull’economia calabrese: segnali positivi ma fragili per export, lavoro e imprese

Focus sulla Calabria nel 35° report dell’Osservatorio MPI di...

“Margini”: l’arte per raccontare i luoghi e combattere la povertà educativa

Raccontare la vita ai margini, dove la bellezza spesso...

Politica, Enzo Bruno: “La mia prima uscita da consigliere regionale non poteva che essere qui”

“Tutte le associazioni camminano sulle gambe degli uomini, nel...

Tecnologie avanzate alla “Dulbecco” di Catanzaro: al via la “mini-circolazione extracorporea”, unica in tutto il sud-Italia

Un passo avanti nell’ambito dell’evoluzione tecnologica è stato compiuto...

Report di Confartigianato sull’economia calabrese: segnali positivi ma fragili per export, lavoro e imprese

Focus sulla Calabria nel 35° report dell’Osservatorio MPI di Confartigianato, dal titolo “Le nuvole dell’incertezza e gli scenari dell’autunno 2025”. Il documento fotografa una regione...

“Margini”: l’arte per raccontare i luoghi e combattere la povertà educativa

Raccontare la vita ai margini, dove la bellezza spesso resta nascosta ma continua a resistere. Nasce da questo desiderio “Margini”, il nuovo capitolo artistico...

Politica, Enzo Bruno: “La mia prima uscita da consigliere regionale non poteva che essere qui”

“Tutte le associazioni camminano sulle gambe degli uomini, nel nome di un’identità condivisa fatta di storie e percorsi, di relazioni che resistono al tempo...