l sindaco di Badolato, Giuseppe Nicola Parretta, il suo vice Ernesto Maria Menniti, ed il presidente del Consiglio comunale Maicol Paparo, sono tra le persone arrestate stamani nel corso dell’aoperazione perazione condotta dai carabinieri del Comando provinciale di Catanzaro e del Ros che ha portato complessivamente a 15 arresti in carcere e 29 ai domiciliari.Un’indagine che ha colpito le cosche di ‘ndrangheta operanti sulla costa ionica catanzarese che ha riguardato varie località della costa jonica calabrese e del Lazio, Piemonte e Lombardia.
A carico degli indagati ci sono “gravi indizi – si legge in una nota – in ordine ai delitti, a vario titolo ipotizzati, tra cui, associazione di tipo ‘ndranghetistico, procurata inosservanza di pena, traffico di armi e plurimi reati contro la persona e il patrimonio aggravati dalle finalità mafiose, nonché scambio elettorale politico mafioso e violazioni in materia di stupefacenti”.
Con la lista Vivi per Badolato, nel 2021, il sindaco Giuseppe Nicola Parretta aveva incassato 1007 preferenze, venendo rieletto con il 92,1% dei voti e battendo l’avversario di Uniti per Badolato, Ernesto Maria Menniti che si era “fermato” a 86 voti.
Per gli inquirenti l’elezione sarebbe avvenuta attraverso uno “scambio elettorale politico-mafioso”. A essere indagati anche alcuni assessori della giunta. L’inchiesta ha portato ad arresti non solo nelle varie località della costa jonica catanzarese ma anche nel Lazio, in Piemonte e in Lombardia dove, in questo momento, i carabinieri del Ros stanno eseguendo il provvedimento cautelare notificandolo agli indagati. La Dda contesta a vario titolo i reati di associazione mafiosa, procurata inosservanza di pena, traffico di armi e plurimi reati contro la persona e il patrimonio aggravati dalle finalità mafiose e violazioni in materia di stupefacenti.