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Calabria Verde, ritardi nell’erogazione della produttività. Fp Cgil pronta alla mobilitazione e ad azioni legali

Fp Cgil Calabria denuncia gravi ritardi nella validazione della relazione sulla performance di Azienda Calabria Verde da parte dell’Organismo Indipendente di Valutazione (OIV) regionale. A causa di tale ritardo, non è stato possibile procedere con l’erogazione della produttività per l’anno 2022 ai lavoratori.

“Questa situazione è intollerabile – affermano la Segretaria Generale Fp Cgil Calabria Alessandra Baldari e il Segretario Fp Cgil Calabria Bruno Schipano – la pazienza dei lavoratori è ormai agli sgoccioli e quanto sta avvenendo contribuisce ad acutizzare ulteriormente il profondo malessere e il grave disagio avvertito dalle lavoratrici e dai lavoratori di Calabria Verde. Tali inadempienze si collocano all’interno di un contesto già precario anche a causa degli stipendi più bassi di tutto il pubblico impiego”.

“Il ciclo della performance degli enti pubblici è un sistema eccessivamente complesso e farraginoso che non riesce a garantire né precisione né puntualità nei pagamenti delle spettanze dovute. Lo ribadiamo con forza – aggiungono i sindacalisti -, non siamo più disposti ad accettare giustificazioni per i presunti impedimenti che determinano la legittima indignazione dei lavoratori e delle loro famiglie che subiscono un forte pregiudizio economico a causa dei continui ritardi, soprattutto in presenza di condizioni monoreddituali”.

“La FP Cgil chiede che vengano immediatamente rimossi tutti gli ostacoli alla liquidazione delle somme spettanti, ribadendo l’urgenza di garantire il rispetto dei diritti economici dei lavoratori. L’assenza di un intervento tempestivo e risolutivo comporterebbe inevitabilmente un inasprimento della protesta, che potrebbe sfociare in azioni più incisive, compreso il ricorso a vertenze legali per tutelare gli interessi dei lavoratori. Inoltre, non si escludono ulteriori azioni di mobilitazione sul territorio, con la partecipazione attiva degli stessi lavoratori coinvolti. L’obiettivo – concludono – resta quello di ottenere una soluzione definitiva e celere, che ponga fine a una situazione che sta diventando insostenibile”.

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