“In qualità di cittadino profondamente legato alla comunità di Satriano- scrive l’ex amministratore Teodoro Basile” non posso restare in silenzio di fronte alle recenti dichiarazioni del Sindaco, che ha scelto di attaccare la mia persona con parole offensive, lesive della mia dignità e del mio onore. Nel corso degli anni, ho sempre messo a disposizione del paese le mie competenze, la mia passione e il mio tempo, sia come amministratore che come semplice cittadino. L’ho fatto in maniera trasparente, senza interessi personali, con l’unico obiettivo di contribuire al bene comune. Negli anni ho dedicato gran parte del mio tempo e delle mie energie ad attività sociali e culturali nel territorio.
Un esempio significativo è la mia partecipazione alla costituzione dell’Associazione Anziani e della Pro Loco di Satriano, dove, in qualità di socio fondatore, ho ricoperto ruoli di rilievo anche all’interno dei rispettivi Consigli Direttivi. Queste esperienze hanno permesso di unire competenze, energie e visioni provenienti da diversi ambiti e aree, con l’obiettivo di rafforzare il tessuto sociale e culturale della comunità, sia del Borgo che della marina. Ricordo al Sindaco che da otto anni sono lontano da tavoli politico/decisionali e dalle istituzioni comunali per libera scelta e che, nell’anno 2020, proprio lui – insieme a suo zio Luciano Battaglia e a mio figlio Giuseppino (allora in quota al movimento Primavera per Satriano) – venne a chiedermi sostegno alla sua lista, nonostante io non ne condividessi la linea politica. Mi chiedo: se davvero quei voti erano “clientelari”, perché allora sembravano andargli bene? E soprattutto, cosa avrei mai chiesto in cambio? I consensi che ho ottenuto in passato sono sempre stati il frutto di impegno concreto per Satriano: progetti realizzati, opere sul territorio, ascolto costante dei bisogni della comunità. Non ho mai operato secondo logiche di favore personale, non ho mai gestito incarichi professionali, concorsi pubblici né favorito ditte o associazioni.
Sfido chiunque a dimostrare il contrario. Durante gli anni in cui ho ricoperto incarichi istituzionali, non ho mai cercato riconoscimenti personali e medaglie: le mie proposte e le mie idee, discusse all’interno della maggioranza e degli organi collegiali, sono sempre state sotto gli occhi di tutti, ispirate unicamente al bene della nostra comunità e mai a interessi privati. La squadra di cui ho fatto parte nella mia esperienza amministrativa, anche nella diversità, ha sempre lavorato in un clima di confronto, coinvolgendo anche le minoranze. Voglio ricordare che negli ultimi otto anni Satriano ha subito crisi amministrative e commissariamenti proprio per una politica personalistica ed egoistica dove il sottoscritto e mio figlio Giuseppino hanno manifestato sempre dissenso.
Desidero sottolineare che Giuseppino Basile non fu allontanato dalla lista ALBA per incapacità politica, bensì perché considerato scomodo: ebbe infatti il coraggio di dire la verità sull’incompatibilità dell’allora candidato a Sindaco. Con le sue affermazioni, Chiaravalloti continua ad affermare falsità dimostrando di mistificare la realtà. Credo che la politica debba essere uno spazio di dialogo e di rispetto, anche nelle differenze, non un’arena per screditare chi ha avuto ed ha a cuore il proprio paese. In un Comune come Satriano, dove la dimensione umana e la conoscenza reciproca dovrebbero essere alla base del confronto politico, usare toni così divisivi e scadere nell’attacco personale non solo danneggia chi è oggetto dell’offesa, ma impoverisce la cultura sociale e democratica del nostro territorio. Per questo, respingo con fermezza ogni accusa che metta in dubbio la correttezza e la trasparenza del mio operato. Continuo a credere che il vero valore di una comunità si misuri nella capacità di riconoscere e rispettare l’impegno degli altri, non nel tentativo di demolirlo”.