Mentre le istituzioni latitano, a Soverato a prendersi cura della spiaggia libera sono direttamente i cittadini. Una scena che racconta più di tante parole: un anziano, con in mano un vecchio asse di legno raccolto tra i rifiuti, si mette a pulire la battigia. Poco dopo, altri bagnanti si uniscono spontaneamente. Nessun coordinamento, nessun incarico ufficiale: solo il desiderio comune di restituire dignità a un tratto di litorale lasciato all’incuria.
La spiaggia libera, in questi giorni frequentata anche da colonie estive di bambini che giocano tra le canne e la sabbia, si presenta in condizioni critiche: bottiglie vuote, cartacce, resti di pic-nic, canne e detriti. I rifiuti si accumulano da settimane, e in assenza di interventi da parte del Comune, è scattata la solidarietà civica. “La gente vede sporcizia e ne aggiunge altra – raccontano i volontari improvvisati – sembra che ormai nessuno si senta più responsabile, e allora abbiamo deciso di agire noi”. A pulire la spiaggia anche chi ha afittato un ombrellone negli stabilimenti vicini, un esempio da seguire tra l’indifferenza generale.
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