Sulla spiaggia di Soverato si continua a lavorare, molti gli stabilimenti balneari che hanno inaugurato la stagione, tanti quelli che in queste ore proseguono la posa di sdraio e ombrelloni. Il clima che si respira dopo l’ultimo ricorso è però surreale e davanti una calma apparente, bolle il sangue di chi è appeso a una sentenza. Il tar potrebbe darla entro fine giugno rispondendo alla richiesta di sospensiva dell’ultima delibera con cui la giunta ha prorogato le concessioni demaniali e alla richiesta di rendere esecutiva la sentenza precedentemente emessa che bolla come nulli i titoli dei concessionari uscenti.
<<Non osiamo neppure immaginare- il commento del presidente dell’associazione balneari Salvatore Riccio- lo scenario che si creerebbe dinanzi una sentenza del Tar a noi sfavorevole. La stagione è iniziata e ora non possiamo proprio permetterci di vedere una chiusura delle attività già operative. Al momento le vicende degli ultimi mesi non hanno avuto ripercussioni economiche. Non abbiamo registrato disdette e abbiamo già incassato gli anticipi dei bagnanti stagionali. Se però qualcosa dovesse cambiare e dovessimo essere obbligati a chiudere le attività, sarebbe un disastro>>. Riccio si fa portavoce del pensiero degli imprenditori soveratesi dinanzi la situazione che si è creata in città. <<Sentiamo dire che il sindaco- spiega ancora Riccio- sta agendo per favorirci, ma la sua azione è mirata a salvaguardare non le singole persone, ma la categoria che rappresenta una fetta importante dell’economia locale. Sia chiaro che noi non abbiamo paura dei bandi e che siamo pronti e consapevoli di dover partecipare per tentare di riottenere le concessioni. Il nostro problema non è questo. Preferiremmo però che venissero pubblicati quando sono chiare le linee guida che illustrano il modo per riconoscerci quello che ci spetta. Bandi sì, ma non quando ormai abbiamo avviato la stagione, assunto il personale, fatto degli investimenti>>.
Gli umori sono comuni davanti quella che ormai si percepisce essere l’ultima estate prima delle gare per cui i concessionari uscenti si stanno organizzando, pensando alle proposte da presentare per vincerle. Molti puntano su proposte che riqualifichino gli angoli cittadini in prossimità delle stesse aree, altri sono pronti a lasciare definitivamente lo spazio ad altri, e alcuni, quelli che hanno comprato le concessioni in tempi recenti, li aspettano come occasione per poter finalmente realizzare le idee su cui, in una situazione di precarietà, non hanno investito. E mentre Soverato si adopera nell’incertezza, nei comuni limitrofi in cui la situazione è più serena si assiste al paradosso, con gli stabilimenti per larga parte ancora chiusi e probabilmente pronti ad aprire, nella maggioranza dei casi, a metà giugno.
Una conferma della differenza di velocità tra la cittadina e il suo comprensorio di cui fa ancora indiscutibilmente da traino. © RIPRODUZIONE RISERVATA


