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L’intelligenza artificiale al servizio dell’uomo: confronto tra istituzioni, accademia e professionisti


Il futuro della medicina e della società non potrà mai prescindere dall’etica, dalla responsabilità e dall’umanità. È questa la sintesi più profonda emersa dal Forum Azione per i Giovani del Distretto Rotary 2102: “Mondo 4.0: Io e I.A. Generazioni a confronto”, che si è svolto domenica nell’Auditorium dell’Università Magna Græcia di Catanzaro.

Al centro del confronto, l’intelligenza artificiale e il suo impatto sulla sanità, sulla comunicazione e sulla formazione delle nuove generazioni, in un contesto che ha visto protagonisti nomi illustri del panorama scientifico, accademico, istituzionale e giornalistico. La giornata ha avuto inizio con il saluto del Prefetto di Catanzaro Castrese De Rosa, il quale, scusandosi di non poter partecipare ai lavori per un concomitante impegno istituzionale, ha desiderato essere presente presso l’Università per manifestare il proprio apprezzamento all’iniziativa del Rotary dall’alto valore sociale.

Il programma della giornata, patrocinata dalla Regione Calabria, dal Consiglio Regionale della Calabria, dalla Provincia di Catanzaro, dal Comune di Catanzaro e dall’Università degli Studi Magna Graecia di Catanzaro, ha visto l’apertura alle 9 con l’accoglienza e gli inni ed onori alle bandiere, seguiti dai saluti istituzionali affidati alle autorità rotariane e civili del territorio.

A introdurre i lavori, Maria Pia Porcino, Governatore del Distretto Rotary 2102, seguita dall’intervento di Giovanni Petracca, Coordinatore Distrettuale Azione per i Giovani, che ha inquadrato il senso dell’iniziativa.

I lavori sono stati aperti dal prefetto distrettuale Francesco Rotolo il quale ha formulato i saluti di rito. Sono susseguiti gli interventi di: Dino De Marco, Governatore Eletto; Giacomo F. Saccomanno, Governatore Nominato ed Elena Grimaldi, Presidente Rotary Club Catanzaro.

Hanno rivolto il saluto istituzionale: la vicesindaca di Catanzaro Giusy Iemma, che ha parlato di «un’occasione di confronto autentico su conoscenza, innovazione e responsabilità», ringraziando il Rotary per aver promosso un’iniziativa di alto profilo, e l’Università per l’ospitalità. «Abbiamo bisogno di giovani che credano nelle proprie idee – ha detto – pronti ad affrontare le sfide del domani con preparazione e coraggio. Il futuro ha bisogno del loro sguardo».

L’Assessore regionale allo Sviluppo Economico, Rosario Varì, ha posto l’accento sul ruolo delle istituzioni nella diffusione della tecnologia: «Come Regione Calabria – ha spiegato – stiamo accompagnando le imprese in un percorso complesso di transizione digitale, verde e produttiva. Solo attraverso l’innovazione possiamo rendere competitivo il nostro sistema economico. Il nostro compito è quello di creare le condizioni perché le nuove generazioni possano investire e restare in Calabria».

Un forte richiamo alla missione formativa del Rotary è arrivato dalla presidente del Rotary Club Catanzaro Elena Grimaldi: «Il nostro compito è intercettare i giovani, ascoltare le loro aspirazioni e renderli protagonisti attivi nei progetti educativi. Sono il nostro presente, prima ancora che il nostro futuro. Solo così si costruisce una nuova leadership, forte e consapevole».

Il magnifico rettore dell’UMG, Giovanni Cuda, ha introdotto con chiarezza i concetti fondamentali dell’intelligenza artificiale applicata alla medicina: «L’AI non è futuro, è già presente. Dalla diagnostica alla personalizzazione dei trattamenti, fino al monitoraggio intelligente, queste tecnologie stanno trasformando radicalmente il nostro sistema sanitario. Ma attenzione: senza un uso etico, sicuro e trasparente, rischiamo di smarrire la dimensione umana del prendersi cura». Cuda ha illustrato con precisione i tre pilastri dell’AI in sanità – machine learning, natural language processing e sistemi esperti – concludendo che «il modello vincente non è l’AI da sola, ma la sinergia tra uomo e tecnologia».

Rocco Bellantone, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, ha ammonito contro una delega totale all’algoritmo, specie nei confronti delle nuove generazioni: «Sei giovani su dieci usano l’AI come se fosse uno psicologo, e questo è allarmante. Un algoritmo può aiutare, ma non può sostituire la sensibilità, l’intuito, la responsabilità del medico. Senza la passione, non esiste vera medicina».

Molto applaudito anche l’intervento del giornalista Francesco Giorgino, il quale nel suo ruolo di professore di Comunicazione e Marketing presso la LUISS, ha proposto una riflessione sulla esegesi della I.A.  e sulle paure legate al suo utilizzo: «La tecnologia non è buona o cattiva, dipende da come la usiamo. La paura si combatte con la conoscenza, ed è compito di scuole, università, media e associazioni costruire una cultura della consapevolezza. L’intelligenza artificiale è uno strumento affascinante e tremendo: dobbiamo esserne consapevoli».

A chiudere il convegno, la governatrice del Rotary Distretto 2102, Maria Pia Porcino, che ha voluto affidare un messaggio ai futuri medici e professionisti presenti in sala: «Non dimenticate mai che al centro della medicina c’è il paziente, non la patologia. L’intelligenza artificiale potrà supportarci, ma non potrà mai sostituire la relazione, l’ascolto, l’empatia. Questa è la radice profonda della nostra umanità».

Un evento ricco di contenuti, che ha saputo coniugare visione e concretezza, e che ha rilanciato il ruolo del Rotary come motore di pensiero e azione nel territorio. E soprattutto, ha ricordato che la tecnologia può essere alleata del futuro solo se messa al servizio dell’uomo. Non il contrario.

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