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Eolico offshore nel Golfo di Squillace: Italia Nostra Catanzaro spiega le ragioni del NO giovedì 23 a Palazzo de Nobili

Il “no” deciso della Calabria a progetti che potrebbero compromettere il delicato equilibrio del suo paesaggio marino e l’identità stessa della regione è una certezza: la mobilitazione prosegue con determinazione, al fianco delle comunità locali e delle istituzioni, per proteggere il mare del Golfo di Squillace.

Giovedì 23 gennaio, alle ore 10, la sala concerti di Palazzo de Nobili a Catanzaro ospiterà una conferenza stampa sul tema “Una battaglia che si può vincere. No all’eolico offshore nel Golfo di Squillace”. L’iniziativa vuole fare il punto su una questione che ha visto il coinvolgimento di associazioni, istituzioni e comunità locali unite contro la realizzazione di un mega parco eolico nel mare di Calabria.

Elena Bova, presidente della sezione di Italia Nostra Catanzaro, ha spiegato il contesto e i progressi raggiunti: “Il Ministero dell’Ambiente ha bloccato la realizzazione del mega parco eolico nel Golfo di Squillace, chiedendo alla società proponente di rispondere entro 20 giorni ad importanti criticità rilevate. Le stesse erano già state oggetto di osservazioni avanzate dall’avvocato Natalina Raffaelli, socia di Italia Nostra, appena la notizia della possibile costruzione dei mega-mostri nel nostro mare si era diffusa. Siamo stati parte importante di un vasto movimento di amministratori, Sindaci dei comuni costieri, la Giunta ed il Consiglio comunale di Catanzaro, associazioni ambientaliste, a dire un forte No allo scempio del nostro territorio che gigantesche pale eoliche provocherebbero se istallate nel mare del Golfo di Squillace”.

La presidente Bova ha proseguito evidenziando le criticità segnalate: “Abbiamo detto: dopo aver venduto le nostre terre senza alcun guadagno, adesso vogliono comprare anche il mare di Calabria. Tutte le dettagliate osservazioni critiche da noi avanzate sono state accolte. L’assenza di altri progetti di fattibilità e sostenibilità tecnico-economica, la presenza di frane nel tratto di mare indicato, l’essere l’area scelta collocata fuori delle acque territoriali dello Stato, gli effetti sul clima locale e sul moto ondoso a valle, l’impatto del rumore sulla fauna marina sulla sua riproduzione e migrazione, la distruzione di habitat dei siti Natura 2000 al primo posto la tartaruga Caretta caretta che nidifica sulle nostre spiagge. Da ultimo anche la Regione Calabria si era espressa con un diniego. Riteniamo la relazione del Ministero un importante passo avanti nella tutela di uno dei beni comuni, il paesaggio marino, che è tratto distintivo unico della nostra terra, perché la Calabria, la sua identità, sono i suoi 800 km di coste. Non intendiamo però abbassare la guardia ed invitiamo tutti ad a continuare la nostra battaglia contro il mega parco eolico nel golfo di Squillace che ‘… dell’ultimo orizzonte il guardo esclude’”.

Alla conferenza stampa interverranno, oltre a Elena Bova, la vice sindaca e delegata alle Politiche del Mare, Giusy Iemma; Maria Assunta Menniti, presidente del Cesram – Centro Studi e Ricerca Ambiente Marino; il consigliere regionale Ernesto Alecci e l’avvocato Natalina Raffaelli, socia di Italia Nostra Catanzaro.

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