Un quarto di secolo di dedizione e impegno al servizio della comunità di Soverato: è questo è il traguardo che la Misericordia festeggerà il 12 ottobre, con una giornata ricca di eventi pensati per celebrare la missione e i successi di un’associazione che ha fatto della solidarietà la propria ragion d’essere.
A partire dalle 9:00 e fino alle 21:00, la Misericordia aprirà le porte a una serie di iniziative, a cominciare dagli screening gratuiti in tre ambulatori, incluso quello di oncologia. “Questa è solo una delle tante attività che realizziamo quotidianamente- spiega il governatore Antonio Tavella- la giornata continuerà poi con un raduno delle Misericordie provenienti da tutta la Calabria, previsto per le ore 15:00 per un incontro che celebrerà una rete di collaborazione che si è dimostrata essenziale nei momenti di crisi, dai terremoti che hanno colpito le regioni settentrionali d’Italia alle alluvioni nel Sud, fino al supporto fornito durante il conflitto in Ucraina e l’emergenza sanitaria del Covid-19″ .
Tutto riassunto nel convegno che alle ore 16.00 si svolgerà nel teatro Comunale di Soverato, a cui seguirà alle 18.00 la celebrazione eucaristica celebrata dall’arcivescovo metropolita di Catanzaro Mons. Claudio Maniago e concelebrata dal correttore nazionale delle Misericordie d’Italia mons. Franco Agostinelli. Spazio poi alle ore 20.00 con l’area food in piazza Maria Ausiliatrice realizzata con l’associazione Caramante e alla musica alle 21.00 con il concerto della coverband di Rino Gaetano la “Capofortuna band”.
“Tutto è partito nel 1999- continua Tavella- quando da ragazzo in un’esperienza di volontariato, mi sono trovato in Umbria in occasione del terremoto. Ho visto operare la Misericordia e al mio ritorno ho pensato di far nascere una sezione anche a Soverato. Hanno dato vita al mio desiderio i miei genitori Giuseppe Tavella e Antoniettà Custruzzulà. Il resto è una storia fatta da tantissime persone che volontariamente hanno dato il loro contributo e continuano a farlo. In tutto attualmente ne contiamo 60 con un parco mezzi che è arrivato a mettere a disposizione del territorio 14 unità per la realizzazione dei vari servizi. La nostra mission è nell’assistenza sanitaria, alla persona in condizioni di difficoltà e nel campo della protezione civile”.
Tra i momenti più toccanti della storia dell’associazione, Tavella ricorda il drammatico evento delle Giare, un’alluvione che travolse una parte della comunità nel 2009, causandone la morte di 13 persone. “Quella fu la nostra prima vera prova come associazione di protezione civile. L’impegno di tutti fu fondamentale in quei frangenti, e quella tragedia ha coinvolto tanti nuovi volontari nella nostra missione. L’alluvione aveva toccato il cuore della nostra comunità travolgendo il villaggio in cui si stava svolgendo il campo estivo dell’Unitalsi. In quei concitati momenti il supporto di tutti era di fondamentale importanza e l’organizzazione di associazioni formate in protezione civile è stata preziosa. Altro momento particolare è stato quello vissuto durante la pandemia.In una città fantasma ci muovevamo per mantenere le reti di assistenza con chi aveva bisogno. In generale però ci sono tanti momenti preziosi nelle nostre giornate quotidiane in cui accompagnano i ragazzi con diverse abilità a scuola o chi ha bisogno di cure nelle strutture sanitarie. Piccoli momenti che ci arricchiscono come persone e ci insegnano a non dare nulla per scontato”.
