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Come è noto l’Amministrazione Comunale di Montepaone evita di commentare vicende per le quali è in corso attività di indagine da parte dei Competenti organi. Ciò non solo per rispetto del fondamentale principio della presunzione di innocenza, ma anche perché non si dispone della documentazione a supporto delle ipotesi accusatorie della Procura né tanto meno si è a conoscenza della argomentazioni difensive che saranno introdotte dagli indagati nel procedimento.

Tuttavia, riteniamo di dover accogliere le sollecitazioni provenienti dal gruppo consiliare di opposizione per fornire importanti chiarimenti in ordine ad alcuni degli aspetti riguardanti la gestione del depuratore consortile al servizio dei comuni di Montepaone, Montauro, Stalettì, Gasperina, Petrizzi e Soverato.

Si deve chiarire che allo stato l’indagine riguarda la ditta che ha avuto in gestione il depuratore dal maggio 2019 sino al secondo semestre 2021. Ad oggi l’impianto è gestito da altra ditta.

E’ doveroso precisare che il Comune di Montepaone, in qualità di comune capofila, non ha mai ricevuto alcuna segnalazione di malfunzionamenti del depuratore né nell’anno 2020 né in seguito. Dunque chiariamo al gruppo di opposizione e alla cittadinanza che la segnalazione Arpacal del 6 agosto 2020, di cui si è appreso dai resoconti giornalistici dell’inchiesta, non è mai stata portata a conoscenza del Comune di Montepaone. Inoltre nessuna altra Autorità competente a vigilare sull’impianto ha mai informato l’Ente di problematiche in ordine al suo corretto funzionamento, neanche in ordine ad eventuali difformità amministrative.

Inoltre nessuno dei campionamenti delle acque effettuato da Arpacal negli ultimi anni, ed in particolare tra gli anni 2019- 2021 – periodo di gestione affidato alla ditta sottoposta ad indagine, ha mai evidenziato la presenza di valori non conformi alle normative. Tanto che, l’Ente non è mai stato chiamato ad adottare ordinanze di divieto di balneazione per non conformità dei valori dell’acqua. Sul punto è singolare notare che proprio nell’Agosto 2021, momento in cui è stato effettuato il sequestro nei confronti della ditta e in cui si è avuta prima conoscenza delle contestazioni mosse,  Arpacal ha segnalato la presenza di un punto non conforme riguardante però altri Comuni per un depuratore diverso da quello oggetto dell’indagine. L’assoluta mancanza di segnalazioni da parte di Arpacal è riscontrabile mediante la consultazione della documentazione in possesso dell’Ente.

Precisate tali fondamentali circostanze occorre ulteriormente ribadire che l’Amministrazione di Montepaone, sia per ciò che attiene la parte politica che quella tecnica, è da sempre attenta alla tutela dell’ambiente e al corretto funzionamento degli impianti di sollevamento e depurazione.

Le criticità non possono essere nascoste anche perché sono note sin dal momento in cui i commissario per l’emergenza ambientale consegnò all’Ente un depuratore e impianti di sollevamento già inadeguati rispetto alle reali esigenze.

L’amministrazione di Montepaone si è attivata per tempo ed ha ottenuto dal Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, un finanziamento  pari a circa 6 milioni di €, tra i più alti tra quelli destinati alla Calabria, per affrontare strutturalmente le problematiche della depurazione per il nostro territorio. Attualmente è in fase di ultimazione la progettazione definitiva i cui tempi di approvazione sono previsti per la fine di questo mese. Successivamente sarà bandita la gara per l’appalto integrato di progettazione esecutiva e lavori.

Inoltre, nel corso dell’anno 2023 il Comune di Montepaone è stato destinatario di un finanziamento regionale di circa 250.000,00 con il quale sono stati effettuati interventi urgenti sulla piattaforma consortile e sugli impianti di sollevamento.

Nell’anno 2022 il Comune di Montepaone, essendo rimasta senza risposta una richiesta di finanziamento alla Regione,  ha impegnato oltre 200.00,00 € di fondi di bilancio sempre per interventi indifferibili su depuratore , condotte e sollevamenti.

Cifre analoghe sono state spese anche nel quinquennio 2015-2020, inaugurato come molti ricordano da un grave guasto ad un sollevamento nella giornata di ferragosto 2015, che grazie ad un intervento risolutivo non si è più verificato.

Tutto quanto affermato è documentato e non può essere smentito.  Il Comune di Montepaone ha fatto tutto quanto in suo potere per garantire il corretto funzionamento del depuratore e qualora le ipotesi accusatorie saranno verificate nel dibattimento l’Ente si costituirà parte civile considerandosi parte lesa.

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